La virgola è il più sorridente tra i segni d’interpunzione

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La virgola può essere usata in qualunque rifrazione cromatico-lessicale che elenchi una serie di elementi allineati in file compatte, come pure in irriducibili colonne di ferro. La virgola sdrammatizza, ti permette di riprendere fiato con quel suo candido svirgolio che ti riattacca al resto del testo.

La virgola è facile, è disponibile a tutti, si propaga, essenzialmente circonflessa, nell’universo popolar-sintattico in maniera del tutto orizzontale. La virgola è estremamente molleggiata e adattabile, suona i suoi fiati nelle modalità più diverse lasciando tracce allegre al suo passaggio. La virgola incide insinuanti commenti, oppone avversativi inversamente proporzionali all’armonia del testo, stacca la parola lasciando cadere doppi sensi in maniera dolce e sensuale.

La virgola è il più piccolo boomerang conosciuto nell’universo lessical-popolare. Prendete una virgola e lanciatela tra le parole con quel piglio selvatico che ben s’addice agli sperimentatori paroliberi, ben presto, se vi siete allenati durante le vostre notti piene di lune, la virgola vi tornerà tra le dita, vi tornerà fidata e gentile per restituire il senso che gli avevate affidato per gioco. La virgola, infatti, se siete esperti nella meditazione scrittoria, vi lascia, per qualche millesimo di secondo, appesi fuori dal testo, anche se siete nel testo. La virgola, in questi casi, assume le sembianze della guru, della santona che indica la via per l’illuminazione testuale, quello stato di grazia, tanto caro ai lettori estremi e agli scrittori grafomaniacalmente liberati dalle costrizioni del senso, che permette di vagare e divagare tra cofanate di pagine, tra bauli di incisi e di frasi allineate e incolonnate all’infinito e senza causa apparente.

La virgola, poi, è portatrice di pace, lega le frasi con rapporti d’amicizia, d’affinità, d’amore.
Le frasi, senza l’aiuto della virgola, senza il suo sorriso incoraggiante e gentile che le abbraccia, sarebbero perse nell’astrusa interpretazione regolar-razionale e logico-ortografica dei lettori superficiali che analizzerebbero ogni testo con il loro paraocchi periodico-perbenista svalutando irrimediabilmente la caotica libertà che lei ci permette.

In effetti, pur essendo un’ordinatrice nata, un segno che s’interpone per organizzare e orientare, la virgola permette la micro-divagazione: quel brevissimo sussulto dell’immaginario che può inserirsi solo tra due vergole, così, all’improvviso, come una distorsione giocata pizzicando le corde giuste che fanno sognare nel bel mezzo del concerto del testo.
La virgola, dice la grammatica regolare, indica una pausa brevissima e serve a staccare appena le varie parti del discorso.

In verità, quello che non si dice, è che il brevissimo distacco costituisce, a tutti gli effetti, un leggero soffio di fiato armonico, un giro di note che aleggiano allegre alleggerendo l’armonia in una musica leggera che può essere bevuta improvvisando, secondo la propria ritmica verace, nuove leggi ortografiche che forniscono visioni pentagrammaticali nello sconquiffero dello spiffero poetico.

Prendete una virgola, mettetene un’altra, lanciatevi anche nella sperimentazione della doppia virgola,, o della virgola intro,messa clandestinamente nel bel mezzo della messa introduttiva al bello scrivere impomatato. Mettete delle virgole nei vostri cannoni e una pioggia di virgole svirgolerà favorevole e frizzante verso una nuova era ortografica fatta di libertarie trovate geniali e luminose, direttamente proporzionali alla felicità di chi scrive e di chi legge senza leggi.

Non date ascolto a chi vuole mettere ogni virgola al suo posto, la virgola andrà sempre in giro senza chiedere il permesso a nessuno. La virgola, infatti, è per sua natura volatile e volubile, a volte anche capricciosa, ma di quei capricci sornioni che sorseggiano un piacere sottile nell’essere esternati senza pudore.

Lasciate che la virgola giochi liberamente senza spaventarvi, lasciatevi guidare dalla virgola e il vostro scritto sarà sempre più libero e bello. La virgola è in grado di cambiare la vita delle vostre righe regalando loro un tocco di maestria e di leggerezza che solo la sua presenza può conferire. Non cercate mai la virgola e sarà lei a trovarvi. Non ossessionatevi ad inseguirla o a desiderarla, lasciate semplicemente aperta la finestra scrivendo senza paura, lei volerà dentro scaldando il cuore del contenuto e l’anima della forma.

“La Virgola” è parte di una serie di sei microlibelli tirati manualmente da Troglodita Tribe S.p.A.f. (Società per Azionni felici) su scarti cartaci che raccontano le vissitudini fantasintattiche del punto, dei due punti, dell’esclamativo, dell’interrogativo e del punto e virgola