ABITARE, NO TU NO!

Libello dedicato a chi abita la strada, al suo mondo, alle sue privazioni e alle sue difficoltà.
Libello che osa avventurarsi tra parole pesanti e drammatiche come homeless, punkabbestia, clochard, barbone, senzatetto, dormitorio, sfratto… cercando di svelarne le differenti sfumature e i variegati contesti in cui si dipanano nel corso dei secoli. Cercando anche di sondare l’assurda contraddizione che si gioca tra un ‘attrazione che ne esalta il lato poetico e ribelle e la repulsione che emargina e scaccia cancellando ogni speranza di sopravvivenza.
Ideale per chi desidera conoscere meglio un fenomeno sempre più diffuso ed inesorabilmente protagonista delle nostre moderne società.