ARTE PER GLI ULTIMI

Un libello che s’insinua alla ricerca degli aspetti visionari e progrediti dell’arte, dei suoi esperimenti arditi. Perché l’arte è talmente libera da non conoscere confini e può rivolgere questa sua magnifica potenza verso chi, emarginata, povero, sola, sfruttato non rientra nelle tipiche categorie vincenti.
Spesso è un’arte che cambia i vecchi paradigmi perché non aspira a rendere l’artista immortale, perché in molti casi non può essere venduta, perché si schiera drasticamente in favore di minoranze poco apprezzate, perché sfida la presunta inutilità della bellezza per farsi strumento di creazione di uguaglianza.
E’ un’arte che si fa utopia, che riprende questa magica parola e le rende giustizia costruendo situazioni, denunciando orrori, indicando soluzioni che sembravano perdute nel pragmatismo di organizzazioni sociali stanche e rassegnate.
Un libello creativo di utopica e autentica Pop-Editoria Creativa.
Un libello autoprodotto con gli scarti, cucito a mano in 68 paginette a5. Roba testardamente cartacea che può arrivare per posta insomma! Per chi ci crede basta scriverci per le info!

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