E un cartone da imballo si fa libro

DSC00772Le Case Editrici Cartoneras sono un fenomeno che, dal 2003 ad oggi, si sta espandendo esponenzialmente in tutto il mondo. L’idea nasce in Argentina, dopo la grande crisi del 2001, quando la povertà e la disoccupazione raggiungono un altissimo picco. Sono sempre di più, allora, i catoneros, ovvero le persone che, per sbarcare il lunario, raccolgono nelle discariche il cartone da riciclare. Così, ad un pittore e ad un poeta, proprio per aiutare queste persone, viene l’idea di fondare una casa editrice che utilizzi questi cartoni per fare i libri. Il suo nome è Eloisa Cartonera e diventa un punto d’incontro per scrittori, poeti, pittori che si riuniscono intorno a un tavolo… e un cartone da imballo si fa libro.
Una casa editrice cartonera ha delle caratteristiche particolari. Le copertine di ogni tiratura sono tutte diverse tra loro perché, appunto, fatte con cartoni recuperati. I libri vengono realizzati in gruppo con pochissima tecnologia in un clima di condivisione delle diverse capacità ed esperienze.
E’ facile intuire che stiamo parlando di veri e propri libri creativi, di una forma molto speciale e coinvolgente di editoria. Una sorta di equilibrio leggero tra editoria e artigianato, tra arte e poesia, tra economia e utopia.

In realtà, anche in occidente, l’idea e il desiderio di fare libri con l’infinita e abbondante immensità di scarti cartacei che caratterizzano e costellano il nostro quotidiano, si è già. E’ un approccio nuovo e discreto, leggero e al tempo stesso molto concreto. Un modo diverso di aspirare alla pubblicazione, di considerarla e di sperimentarla. Fare libri, allora, diventa una sorta di atto creativo che parte dal basso, dal piccolo, dai materiali poveri che si riciclano e si riusano, che ci permettono di riplasmare la realtà che abbiamo intorno. Ma soprattutto diventa un atto libero, ecologico e aperto a chiunque senta il desiderio di provarci.